...(21 Ago) Dopo la colazione in albergo partiamo per Zion (abbiamo cambiato programma, sacrificando una tappa dopo Las Vegas).
Arriviamo al parco, dopo una strada panoramica davvero bella e partiamo alla ricerca del parcheggio che sembra essere un'impresa disperata...
Dopo vari tentativi (mamma intanto era andata all'Information per chiedere dove "cacciare" quella benedetta macchina), per fortuna papà ne trova uno...
Nel parco non si può usare l'automobile, ma per spostarsi bisogna usare lo shuttle.
Mentre io e mamma facciamo la coda per prendere la navetta, papà torna alla macchina per recuperare la macchina fotografica che avevamo dimenticato e incredibilmente trova l'auto aperta. Nella fretta l'avevamo lasciata aperta. Incredibile stavamo veramente per fare un danno biblico !!!
La navetta ci porta finalmente al punto dove inizia il trail (impiega circa trenta minuti).
Avevamo letto che questo trail meritava davvero e così ci siamo convinti a non saltare lo Zion.
Il primo tratto detto "Rim Trail" è pavimentato ed abbastanza agevole. Poi inizia il "Narrows Trail" direttamente dentro il fiume e qui la faccenda diventa davvero interessante !!!
Prendiamo un bastone e letteralmente ci ficchiamo con i piedi direttamente nel letto del fiume.
L'impatto è buono tutto sommato, anche piacevole. Le pareti del Canyon sono altissime e si restringono sempre più. E tutta la faccenda la prendiamo davvero a ridere perché è davvero divertente, fino al momento in cui dobbiamo decidere se bagnarci fino all'ombelico per poter andare avanti.
All'inizio io sembro scettica e recrimino che dovevamo abbigliarci diversamente, ma poi alla fine decidiamo di procedere, perché non siamo arrivati fino a quel punto per tirarci indietro e così procediamo e devo dire che ci siamo divertiti molto e per il paesaggio meritava assolutamente fare quel percorso.
Ad un certo punto siamo dovuti tornare indietro e ci è anche dispiaciuto perché sicuramente ne sarebbe valsa la pena.
Sulla via del ritorno mamma perde l'equilibrio e cade in acqua tra le risate mie e di papà. Verso la fine del percorso io prendo anche una storta ma niente di serio. Esperienza bellissima che rifaremmo sicuramente !!!
Torniamo con lo shuttle al Visitor Center. Ci cambiamo in macchina, scarpe, pantaloncini e mutande.
Ci fermiamo a Springdale per mangiare. Ottima sosta (Quesadillas, alette piccanti e hamburger da competizione).
Prossima meta: Las Vegas, ma non è dietro l'angolo...
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