...(6 Ago) Stamattina lasciamo San Cristobal. Facciamo colazione in albergo. Ci viene a prendere il figlio di Manuel con cui abbiamo concordato una cifra per andare al "Canyon del Sumidero" e poi in aeroporto.
Nel tragitto in macchina passiamo dai 2200 mt. di San Cristobal ai 400 circa di Chapa de Corzo.
Arriviamo all'imbarco e prendiamo una lancia che ci permette di fare tutto il tragitto tra le pareti a strapiombo. Le pareti arrivano oltre i mille metri ed è per questo che si chiama "Canyon", mentre sotto i mille metri si chiamerebbe gola.
Il tragitto è molto piacevole e facciamo anche avvistamenti interessanti: un coccodrillo, cormorani, scimmie, fenicotteri e altri uccelli che ci seguono a pelo d’acqua.
L’origine del Canyon è databile allo stesso periodo di quello del Gran Canyon americano, con l’apertura di una fenditura nella crosta terrestre della zona e dall'erosione successiva del fiume "Grijalva" che l'attraversa.
Rimaniamo molto colpiti dalla bellezza di questo luogo, anche se purtroppo ci sono segni di inciviltà (rifiuti che galleggiano).
Arriviamo fino alla diga e rientriamo. La gita ci è piaciuta molto, ne valeva la pena.
Eravamo d’accordo con il figlio di Manuel che ci saremmo rivisti all'attracco delle barche, ma lì non troviamo nessuno. Aspettiamo un pò, cerchiamo li intorno ma non lo troviamo. Rimaniamo un pò interdetti anche perché nella sua macchina abbiamo lasciato praticamente tutto. Ma sono convinta che è solo un ritardo. Infatti dopo un pò arriva con Manuel.
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