...(29 Lug) Dopo colazione viene a prenderci Guglielmo. Oggi è il nostro tassista per la visita al famoso sìto archeologico di Teotihuacan. Non vediamo l’ora. Ne abbiamo parlato tante volte e finalmente arriva il momento di visitarlo.
Arrivati al parcheggio assistiamo ad uno spettacolo inedito il volo dei "Voladores". Questi uomini si gettano nel vuoto dall’alto di un palo alto trenta metri. Il capo della danza suona il flauto dall’alto del palo e i quattro "Voladores" si gettano nel vuoto con le mani tese verso il cielo, trattenuti da una corda legata in vita, ognuno deve girare tredici volte intorno al palo, in tutto cinquantadue giri, come il numero di anni di un ciclo di calendario. Rimaniamo a bocca aperta a guardarli. Ma mai come vedere il sito.
Gli aztechi la definirono la "Dimora degli Dei". Quando la scoprirono era stata abbandonata da più di settecento anni, ma non si sa quale civiltà abbia eretto la città. Si sa che la costruzione iniziò verso il 300 a.C. e la piramide del sole nel 150 a.C.
Tra il 150 d.C ed il 450 d.C. ci fu il periodo di massimo splendore e la città ospitava fino ha 200.000 persone.
Arrivati al centro delle rovine, percorriamo un viale immenso lungo quattro chilometri, la "Calzada de los Muertos", che collega i principali edifici. Ai lati di questa strada si trovano varie piattaforme che si pensava fossero tombe.
Nel percorrere questo viale, io non posso fare a meno di entrare in alcuni dei cunicoli, ma le vere attrazioni sono le piramidi che si stagliano imponenti davanti a noi.
Prima saliamo sulla "Piramide del Sole" con una fiumana di gente e ci mettiamo un bel pò ad arrivare in cima. Questa è alta ben settantacinque metri. In cima facciamo tantissime foto, soprattutto io che mi faccio immortalare in tutte le posizioni.
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