Dopo questa eccitante avventura andiamo a mangiare la pizza a Sun City da Leonardo e poi via a casa a farci un mega bagno. Io crollo durante il percorso del ritorno. Mamma e papà si concediamo un mega bagno nella vasca a due piazze del nostro “Africane” (questo è il nome della nostra “casetta”) e poi mega fumata per chiudere il pomeriggio. In serata torniamo al ranch a mangiare. Lungo la strada accidentata che porta alla nostra guesthouse notiamo una lunga lingua di fuoco che occuperà tutti i miei discorsi per i giorni successivi.
Il giorno dopo (3), l’ultimo ahimè, dopo i saluti al mitico francese, ci rechiamo all’Elephant Sanctuary. Anche qui, scortati dalla guida che ci spiega alcuni dettagli della vita degli elefanti, riusciamo ad avere un contatto unico con questi animali. Prima ci darà l’occasione di dare da mangiare ad uno di loro. E così io con la mia piccola mano metto del cibo nella proboscide dell’elefante.
Sembro un topolino di fronte a questo esemplare enorme. Poi la guida ci permette anche di toccarne uno. La proboscide, le zampe, la pelle corrugata, le orecchie. Che contatto incredibile !!!
Alla fine facciamo anche una passeggiata tenendo l’elefante per la proboscide. Anche l’ultimo giorno fino all’ultimo sarà da ricordare. Chiudiamo la giornata lì mangiando su una terrazza che dà proprio sul punto in cui gli elefanti si muovono e giocano. E così anche mangiando abbiamo l’occasione di osservarli fino all’ultimo momento. Indimenticabile.
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